venerdì 25 marzo 2011

JOHN&YOKO/Capitolo 3: Give Peace a Chance (pt.2)

Quello stesso mese, Yoko e John presero i rispettivi bambini e partirono per una vacanza di famiglia in Scozia con una macchina a noleggio.
La vacanza finì quando John prese male una curva e la macchina cadde in un fosso; tutti e quattro i passeggeri dovettero essere trasportati all’ospedale di Glasgow, dove Julian fu l’unico a non avere bisogno di punti. In seguito Yoko fece rottamare la macchina e la espose sotto forma di scultura cubica a Tittenhurst. Una volta dimessi dall’ospedale, andarono a Liverpool per riposarsi dai parenti di John. L’incidente gli impedì di partecipare, il 3 luglio, alla conferenza stampa per promuovere l’uscita del singolo “Give Peace A Chance”, un evento ulteriormente offuscato dalla morte, quello stesso giorno, di Brian Jones, chitarrista dei Rolling Stones.
Nonostante questo inizio poco promettente, il singolo raggiunse il numero 2 delle classifiche pop inglesi e il 14 in quelle americane, mentre Yoko e John continuarono a sviluppare l’idea di Yoko di una band immaginaria mettendo inserzioni a tutta pagina sulle testate musicali che recitavano: “TU sei la Plastic Ono Band”.  Il primo annuncio occupò tutta la pagina “Jones” dell’elenco telefonico di Londra.
La campagna pubblicitaria continuò con un’opera scultorea, commissionata da Yoko, formata  da quattro pezzi di perspex di diverse dimensioni, contenenti rispettivamente: un registratore e un amplificatore, una tv a circuito chiuso, un giradischi e un amplificatore, un light show in miniatura e un altoparlante.
Derek Taylor, pubblicitario della Apple, sul numero del 26 luglio di Disc And Music Echo, scriveva: “La band potrà anche essere proprietà della Apple, ma appartiene a tutti, perché ciò che rappresenta è la libertà, la libertà per i musicisti di essere loro stessi, senza pensare a chi sono, come sono, dove sono stati o come dovrebbe essere la loro musica. Possono essere i bambini che urlano la libertà della ricreazione nel cortile della scuola, come John e Yoko che urlano il loro amore reciproco”.
La settimana seguente, il dj John Peel scrisse un articolo per lo stesso giornale sulle gioie di essere un membro della Plastic Ono Band, soprattutto rispetto alla “crudeltà, la stupidità e l’egoismo di un gran numero di gruppi coi quali condividiamo il pianeta. Ci toglieranno tutto se non li fermiamo”.
Il concetto della Plastic Ono Band ci ricorda che esistono “persone buone e profonde (…) che non vedremo, non incontreremo e non conosceremo mai, ma sono lì e ci piacerebbero, le adoreremmo se le conoscessimo. John Lennon e Yoko sono due di loro.”
Per Yoko e John l’estate del 1969, nonostante gli inviti a proiettare i film di lei
all’Edimburgh Film Festival e all’ICA di Londra (il programma di quest’ultimo era costituito da Rape e un nuovo film, Self-Portrait, 15 minuti di immagini che mostravano il pene di John in erezione) e le registrazioni di Abbey Road  per John (e i Beatles), fu minacciata dall’ombra del crescente uso di eroina. Yoko sosteneva che era un modo per alleviare il dolore derivante dall’incidente automobilistico, come aveva fatto Edith Piaf a suo tempo per mascherare l’abuso di morfina (il narcotico predecessore dell’eroina). Decisero di smetterla con la droga, di ritirarsi nella loro camera da letto di Tittenhurst e darci un taglio netto, negando al corpo la sostanza alla quale era assuefatto e curando la propria dipendenza.
Alla proiezione dell’ICA mandarono due fedeli Hare Krishna al loro posto nel sacco. Ma la ICA volle organizzare un’altra serata dedicata alla loro opera, il che incoraggiò John e Yoko a dar vita al film Apotheosis, dove la telecamera è appesa ad una mongolfiera che prende il volo.
Alla fine Yoko e John riuscirono a sconfiggere la dipendenza dall’eroina, ma solo sostituendola con il metadone. Parte dell’agonia di quell’esperienza fu catturata da John nella canzone “Cold Turkey”[1]. Fu eseguita per la prima volta nella performance live inaugurale della Plastic Ono Band, a cui John e Yoko presero parte insieme a Eric Clapton, Klaus Voorman e Andy White in occasione del Rock ‘n Roll Revival Concert di Toronto, il 13 settembre.
L’evento era stato pensato come una reunion dei cantanti rock degli anni ’50, ma, dopo qualche discussione dietro le quinte, gli organizzatori decisero di incentrare lo show sulla Plastic Ono Band, come prima apparizione in concerto di un Beatle solista. Non avendo avuto la possibilità di provare, la band iniziò con alcuni classici del rock‘n roll, prima di lanciarsi in “Give peace a Chance” e “Cold Turkey”. Poi Yoko si avvicinò al microfono ed eseguì “Don’t Worry, Kyoko, (Mummy’s Only Looking For Her Hand In The Snow)”, canzone che si riferiva simbolicamente all’incidente automobilistico dell’estate precedente. Yoko non aveva più avuto notizie di sua figlia, che ormai aveva sei anni, da quando l’aveva messa su un aereo diretto a New York, da Tony, poco dopo l’incidente. Anche se nata dalla sua vita personale, la performance espresse un’angoscia ed una perdita così intense da evocare la recente storia asiatica di devastazioni da Hiroshima ad Hanoi. La performance della canzone, e del gruppo, si concluse con un muro di chitarre in feedback; Lennon e Clapton appoggiarono i loro strumenti sugli amplificatori e i musicisti lasciarono il palco.
Un mese dopo, il 9 ottobre, giorno del ventinovesimo compleanno di John, Yoko ebbe un altro aborto e i dottori le dissero che non avrebbe più potuto avere figli. Quell’autunno, John e Yoko continuarono però a concentrarsi sull’attivismo politico: i loro film venivano proiettati per raccogliere fondi per il Biafra, comparvero in un sacco a Hyde Park Corner come protesta contro l’impiccagione di James Hanratty (avvenuta nel 1962) e il 26 novembre Yoko entrò con John dalla porta di servizio a Buckingham Palace, dove lui restituì il titolo di baronetto “come protesta conto il coinvolgimento inglese nella guerra tra Nigeria e Biafra, contro il nostro appoggio all’America in Vietnam e contro la discesa in classifica di Cold Turkey”.
A dicembre crearono una stanza anti-guerra negli uffici della Apple e da lì continuarono a promuovere la pace acquistando spazi pubblicitari nelle maggiori città occidentali per esporre il loro messaggio: “La guerra è finita, se lo volete. Buon Natale, John e Yoko”. Il 15 eseguirono “Cold Turkey”, “Give peace a Chance” e “Don’t Worry, Kyoko” con una formazione allargata della Plastic Ono Band al concerto di beneficenza “Peace For Christmas” per il Fondo per l’Infanzia delle Nazioni Unite. Il giorno dopo volarono in Canada per discutere con John Brower (che aveva partecipato al Rock ‘n Roll Revival) la possibilità di organizzare un festival della pace. Trascorsero il Natale a Londra, poi, il 29 dicembre, andarono in Danimarca per stare con Kyoko, Tony e la sua nuova moglie Melinda. Tony era attratto dal cristianesimo, aveva smesso di fumare, di bere e di prendere droghe. Yoko e John spensero simbolicamente le loro sigarette nella neve e si tagliarono i capelli, in un gesto che voleva essere sia di pace verso Tony e il suo stile di vita che di speranza per un nuovo inizio. Dopotutto, era l’inizio degli anni ’70, come ammetteva il loro comunicato stampa, dichiarando il 1970 “L’anno 1 d.P. (dopo la Pace)”. “Crediamo che l’ultimo decennio sia stato la fine della vecchia macchina che cadeva a pezzi”, dissero, “e pensiamo di poterla ricostruire, con il vostro aiuto. Abbiamo grandi speranze per l’anno nuovo”.
E, ovviamente, era anche la fine degli anni ’60.


[1] che, in slang, indica appunto una brusca disintossicazione (N.d.T.)

3 commenti:

  1. Ci terrei davvero ad avere qualche opinione da parte di chi si è preso la briga di leggere fin qui...:-)

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  2. io tutto lessi :D opinione su cosa nello specifico?

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  3. Grazie Ale!Mi chiedevo semplicemente se già conoscevi questi aspetti della vita e arte di Yoko Ono e se il racconto serva a cambiarne in qualche modo l'immagine (negativa) normalmente diffusa

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